Gentili visitatori,
tra le case di questo borgo così particolare e affascinante fin dal nome, Colle di Sogno, sta sviluppandosi un progetto di rinascita culturale e sociale che assume caratteristiche peculiari e per molti aspetti speciali.
Proprio in forza della sua unicità, Colle di Sogno è un luogo ideale per rappresentare il concetto di “resilienza contemporanea”, sul quale si concentra la proposta principale del progetto il cui nome è evocativo: “Colle di Sogno. Un luogo dove re-stare”. A questo scopo gli abitanti e i residenti stagionali, insieme all’Officina Culturale ALPES e con la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Carenno, hanno unito la comune volontà di non fare del borgo l’ennesimo “museo” legato al nostalgico e statico recupero delle tradizioni del passato ma un luogo dove la cultura sia viva e attiva, dove sia forte la voglia di essere dei moderni abitanti della montagna con lo sguardo rivolto al futuro e la capacità di far fronte in maniera positiva alle difficoltà oggettive della vita in loco con la forza derivante dalla centratura personale nel luogo stesso, mutuata attraverso le sue peculiarità uniche.
Il progetto “Colle di Sogno. Un luogo dove re-stare” intende conseguire una rivalorizzazione e una rinascita del borgo e del suo territorio utilizzando come impulso principale e fondamentale l’apertura, l’inclusione e l’esperienza di resilienza degli abitanti, forti attrattori culturali di ulteriori esperienze analoghe nonché elementi ideali alla produzione di nuova cultura. Lo scopo è innanzitutto quello di costituire un luogo di riferimento, studio, ritrovo e confronto, anche con la riapertura di spazi privati e pubblici, in cui interrogarsi sul senso contemporaneo del ben-essere inteso come ricerca della centratura personale, dello star bene in stretta relazione al luogo, con il suo ambiente naturale, la sua bellezza paesaggistica nonché attraverso comportamenti virtuosi e consapevoli che proprio nel luogo possono trovare forza e compimento.
In pratica, rivitalizzare per rivitalizzarsi: per fare di Colle di Sogno un luogo oltre modo vivo, forte della sua storia, determinato nel presente e capace di costruirsi un buon futuro.